Questo è il mio primo itinerario on the road anche dal punto di vista culinario e ne vado molto fiero...perchè ho goduto parecchio anche a livello di stomaco 😅. Difficile dire quali siano i posti migliori in un'area così vasta, ma ho trovato delle vere e proprie chicche, dei "quirky spots" (posti stravaganti) come piace a me e ve li voglio suggerire per rendere ancora più tipica la vostra esperienza andalusa. Ovviamente non ho inserito tutti i posti in cui sono andato, ma solo quelli....quirky! Considerate, inoltre, che in quest'area della Spagna si mangiano gli stessi piatti praticamente ovunque; quindi, l'importante è assaggiarli almeno una volta durante il tragitto, meglio se in un posto non convenzionale!


Malaga - Colazione in un negozio d'antiquariato

La Recova - il primo "sito culinario" che ho visitato, anzi, il primo in assoluto della vacanza, dato che sono arrivato nel centro di Malaga alle 11 e la colazione viene servita fino alle 12.30. Non potevo rischiare. Che dire, nettamente il ristorante/taperia più bello della mia avventura! Si consuma dentro ad un vero e proprio negozio di antiquariato, pieno di ogni cianfrusaglia legata alla città: dalle ceramiche ai cestini di vimini, dai libri ai vinili, dalle calamite ai dipinti...e tutto è rigorosamente in vendita! Il posto attrae ormai molti turisti e troverete certamente un po' di fila per entrare, ma vi assicuro che ne vale la pena. Anche la colazione è stravagante: una grossa fetta di pane tostato, caffè e un cartone di uova da 8 ripieno di salse iberiche e marmellate, al costo di 3 euro!! Non ho provato il pranzo, dove i piatti variano ogni giorno, ma se dovessi tornare a Malaga, La Recova sarà nuovamente il primo posto deve andrò (e stavolta comprerò anche qualche pezzo vintage).

Malaga - cerveca in una bici officina

Recyclo Byke - cafè e shop - come dice la loro filosofia: il recyclo non è facile da definire, sistemiamo biciclette, ma serviamo anche caffè. Una volta entrati, vi troverete dentro ad un'officina, con un grande banco di lavoro e tutti gli attrezzi del mestiere; state tranquilli, quindi, siete nel posto giusto! Avevo opzionato un altro luogo per il pranzo, ma non potevo perdermi questa chicca situata nel centro storico di Malaga, per fortuna che in Spanga è sempre l'ora di un'ottima "cerveza muy fria". Il costo di una pinta è di soli 2.8 euro, per cui vi consiglio vivamente di andare a trovare questi ragazzi che si danno un gran da fare sia in officina che in cucina!

Malaga - l'enoteca per eccellenza

El Pimpi - qui non ho scoperto nulla, perchè stiamo parlando del locale probabilmente più famoso della Malagueta, ma non per questo vuol dire che non ne valga la pena. L'interno della struttura è immenso, su due piani, con varie stanze a tema spagnolo e un fioritissimo cortile. Ci si può mettere in fila dall'entrata posteriore per aspettare un tavolo "normale", altrimenti vi potete accaparrare il primo sgabello al bancone o barile di legno che trovate in giro (soprattutto se siete viaggiatori solitari come me). Nonostante sia una delle mete turistiche per eccellenza, i prezzi sono in linea con gli altri locali: tapas a 5/6 euro, raciones a 7/9 euro (tapa vuol dire banalmente mezza porzione) e calici di vino a 4.5 euro. Io ho optato per il salmorejo, che conoscevo bene e ne vado ghiotto, e i bouqurones en vinagre, in sostanza uno spezzatino particolarmente saporito consigliato dai camerieri. Ah, non mi sono ovviamente fatto mancare due calici di vino! 😅 Nonostante il pranzo abbondante, ho speso solo 21 euro!

Setenil - mangiare dentro una grotta

La Tasca - qua ho scelto di farmi consigliare dalla guida dell'Andalusia di Marco Polo, in quanto non avevo trovato niente di particolare cercando in rete in autonomia. Questo locale è situate "dentro" una delle vie tipiche di Setenil, ovvero Calle Cuevas del Sol (l'altra è Cuevas de la sombra). La maggior parte dei tursti opta per mangiare all'aperto, in mezzo alla via, ma questo posto vi offre la possibilità di consumare dentro la grotta! Setenil de las Bodegas è infatti famosa per le sue abitazioni costruite sotto le rocce, per cui perchè privarsi di questa esperienza? Oggi ero particolarmente affamato e ho preso il gran fritto di mare per 2 persone al costo di 20 euro, un'enormità per le cifre di queste zone, ma per il pesce freschissimo questo prezzo è regalato (senza contare che "per 2 persone", considerando il concetto di tapa, equivale a 4 persone). Alla fine ho speso 25 euro, la cifra più alta del mio tour enogastronimico andaluso, per farvi capire quanto siano abbordabili i prezzi in questa regione!

Siviglia - la tipica caotica taperia sivigliana

Patio San Eloy - stiamo parlando del giorno in cui ho pranzato con la doppia porzione di fritto misto, per cui, una volta arrivato a Siviglia, non avevo assolutamente fame. Mi sono deciso di andare a fare due passi dopo le 21 in cerca di ispirazione e mi sono imbattuto in questa taperia tipica: colori andalusi, folla di gente che mangia ovunque, camerieri che corrono come pazzi e non hanno tempo da perdere! Dovevo per forza assaggiare un paio di tapas; qua si ordina al bancone, si paga con la carta, si aspetta e ci si va a sedere dove capita. Io ho trovato posto sulla "gradinata" piastrellata di ceramiche sivigliane! Ho preso il mio collaudato salmorejo e la tarta de queso de capra, una schiacciatina croccante con sopra del formaggio fuso di capra con miele, in pratica un dessert. Capitolo birra: a Siviglia il formato standard è 25cl, per cui se non specificate "cerveza GRANDE" vi ritroverete un bicchiere pieno a metà. Comunque, due tapas e una birra piccola al prezzo di 9 euro!! Consigliatissimo!

Siviglia - El Serranito

El Serranito merita un paragrafo a parte perchè non è un panino, ma Il Panino: jamon iberico, frittata e una fetta di carne di pollo o maiale. Viene servito scomposto come in foto, in quanto accompagnato da patatine fritte, peperoni e salsa ali oli (la maionese all'aglio); e molte persone aggiungono al panino anche questi ingredienti. Sono stato a mangiarlo a Los ninos del flor, una specie di mensa frequentata solo dai locals. Questo piatto più due birre GRANDI (stavolta non ci sono cascato) al costo totale di 12 euro. Il panino tanto lo preparano ovunque, sicchè non fatevi mancare questa esperienza culinaria.

Il villaggio del dolce natalizio andaluso

Nel rientrare a Malaga da Siviglia, volevo visitare almeno un altro "pueblo blanco", ovvero un tipico villaggio con le case bianche andaluso, e mi hanno suggerito di fare tappa ad Estepa. Questo borgo è rinomato perchè viene preparato il dolce natalizio tipico dell'Andalusia: il Mantecado. In città è una vera e propria istituzione, infatti sono presenti ben 24 fabbriche! Quella più famosa è El Patriarca (ovvero il Padrino). Cos'è il mantecado? In sostanza un biscotto al burro come base, poi può essere aromatizzato e/o glassato, ma vi assicuro che è buonissimo e ha un gusto particolare (che io non avevo mai sentito). Entrati nello spaccio del patriarca, vedrete che i gusti sono un'infinità e che i clienti esperti si affidano ad un registro per scegliere. Io ho semplicemente chiesto un pacco "surtido", ovvero con assortimento di tipi. Il costo è di 5.75 euro al pacco, quindi può essere una bella idea regalo.

La mia ricetta

Nessuna sorpresa, lo avrete già immaginato, la mia ricetta è quella del Salmorejo! Lo assaggiai la prima volta a Tortosa, paese catalano situato 2 ore a sud di Barcellona, ma la sua origine è andalusa. Da piatti come questo, si capisce bene quante similitudini ci siano con la nostra cucina, perchè alla fine stiamo parlando di una pappa al pomodoro. Cosa mi piace particolarmente di questo piatto? Il fatto che per me sia molto rinfrescante, oltre che saporito, perfetto da gustare come prima portata o anche nelle successive, per ripulirsi la bocca.
Ingredienti per una "racione":

  • 200gr di pomodori perini
  • 40gr di mollica (il pane non deve essere fresco)
  • 1 uovo sodo
  • 15/20gr di prosciutto crudo
  • olio, aglio, sale e pepe q.b.
Procedimento:
Mettere in ammollo la mollica per circa 5 minuti e,nel frattempo, incidere un estremo dei pomodori e sbollentarli 2/3 minuti per facilitare l'operazione di togliere la buccia. Tagliare grossolanamente sia i pomdori che il pane e metterli in un frullatore, insieme ad aglio, olio, sale e pepe; frullare fino a che non si ottiene una crema più liscia possibile e, successivamente, versare in una ciotola e riporre in frigo almeno un'ora. Cuocete poi l'uovo sodo e separate il tuorlo dall'albume, tagliare anche il prosciutto a dadini. Quando tutti gli ingredienti saranno sufficientemente freddi, servire il salmorejo aggiungendo sulla cima i pezzetti di tuorlo, albume, prosciutto crudo e un ulteriore filo d'olio. Io l'ho servito in una terrina di ceramica acquistata a Tarragona!

Tutte le ricette possono essere trovate sul mio profilo instagram e canale youtube a tema cucina: