Non ero mai stato in Danimarca, ma il motivo principale di questa "sgambata" è dovuto esclusivamente al volo regalato che ho trovato nel periodo 3-5 Marzo 2023; anche se, dati alla mano, il mio giro è durato solo poco più di 24 ore, in quanto l'arrivo era previsto per le 13 del venerdì e la partenza domenica alle 12.30 (con più di 3 ore di tragitto tra l'aeroporto e la città dove soggiornavo). Periodo di bassissima stagione, tanto che non ho visto nessun italiano (caso più unico che raro quando si viaggia all'estero).
Perchè ho scelto una meta distante 3 e 30 ore dall'aeroporto? Il punto più a nord della Danimarca è letteralmente considerato la fine della terra, dove si incrociano parte del Mar Baltico e del Mare del Nord creando l'effetto delle onde che si scontrano tanto amato dai turisti (d'estate c'è la fila di persone ad immergere i piedi). Quando cala il sole, però, lo spettacolo si sposta in cielo, regalando sfumature incantevoli. Questa piccola lingua di sabbia è conosciuta come Grenen; e qua la Natura ha deciso di recitare un copione meraviglioso. Visitare quest'area in alta stagione comporta sicuramente molti vantaggi, tra cui le tante ore di luce in più che vi permettono di spostarvi con calma, ma non proverete l'emozione di essere le uniche persone (probabilmente) a camminare sulla fine del mondo. Una volta che avrete ammirato tutte le sfumature del tramonto, potete riprendere il vostro mezzo e tornare nella vicinissima città base di Skagen, dove potete cenare e rimanere per la serata nella centralissima via Havnevej in cui sono presenti la maggior parte dei ristoranti e dei locali. Essendo una meta molto turistica, nel mio periodo troverete "solo" i ristoranti aperti, con al massimo musica dal vivo; d'estate, invece, sono diversi i locali che si trasformano in discopub dopo cena. Poco male, il giorno dopo dovrò macinare molti chilometri, meglio andare a riposare. Prima però consigio di andare a fare un po' di spesa in uno dei tanti supermercati aperti fino alle 21-22, perchè il giorno è meglio avere il pranzo al sacco!
Due mari che si incontrano nell'ultimo lembo di terra danese, prima di incontrare le terre Scandinave
Lo Jutland viene chiamato anche "la terra della luce" ed è bastato assistere alle sfumature del tramonto della sera precedente per capire il perchè; ma è anche una terra incontaminata con molti siti interessanti tra cui fari, mulini, scogliere, villaggi di pescatori e...un deserto. Il tutto è racchiuso in un'area di circo 8mila metri quadri, quindi la partenza è fissata per le ore 8. La prima tappa è la chiesa Den Tilsandede; tutte le chiese della zona hanno questa caratteristica torretta a cuspide, ma questa chiesa ha una particolarità unica: è iniziata a sparire sotto la sabbia già dal XVII secolo ed è rimasta visibile solo la torre; tutto il resto può essere ovunque nascosto sotto le dune. Questa "attrazione" è all'interno di una tranquillissima riserva naturale e troverete molti percorsi che portano tutti alla torre. Gli abitanti del luogo "sportivi" sono molto attratti dalla zona; infatti incontrerete molti ciclisti e amanti della corsa, ma anche semplici persone che portano a spasso i cani o bambini che giocano indisturbati nella natura incontaminata. Dopo questa prima tappa, merita fare un salto nel "deserto della Danimarca", meglio conosciuto come Rabjerg Mile: un'enorme distesa di dune mobili alte fino a 40 metri dove il vento soffia sempre con una notevole forza! Proprio per questo, si spostano di circa 15 metri l'anno, cambiando forma di continuo. Vedrete velocemente questi due siti e, all'incirca a metà mattinata, potrete avviarvi verso l'attrazione principale dello Jutland settentrionale, che raggiungerete in circa un'ora di macchina: il faro Rubjerg Knude. Oltre ad attirare orde di turisti, riunisce sempre tantissime famiglie del luogo che vengono a passeggiare tra la sabbia e la scogliera. Questo piccolo faro di circa 23 metri ha vita breve: i forti venti e il mare stanno erodendo la scogliera e prima o poi il faro è destinato a cadere in acqua. Insomma, entro i prossimi 10 anni potrebbe già non esistere più. Si può salire anche sulla cima del faro, facendo estrema attenzione ai calcinacci che cadono di continuo, ed ammirare le scogliere dall'alto; se sarete fortunati con il tempo, il panorama sarà impagabile! Prima o dopo questa visita, sulla strada che da Skagen porta al faro, troverete un grazioso mulino (ovviamente non possono mancare da queste parti): il Vennebjerg Molle. Questo è uno dei tanti mulini storici ristrutturati, chiusi ormai al pubblico ma usati come "corredo" per altre attrazioni; in questo caso un grazioso cafè! A soli 15 minuti di auto, si trova il caratteristico villaggio di Lokken; famoso, in alta stagione, per la lunghissima distesa di cabine bianche sulla spiaggia. Anche in inverno merita comunque la visita, perchè si tratta di una bellissima realtà dove a farla da padrona sono i surfisti, ma vedrete anche tante famiglie godersi il sole sulla spiaggia; dato che dovreste arrivare in questo paesello all'incirca per l'ora di pranzo, è l'occasione perfetta per la vostra tappa "pranzo al sacco". Prima di tornare verso Skagen, se come me non avete problemi a guidare, a circa 45 minuti di macchina si trova la prima grande città della zona: Aalborg. Non era prevista nel mio itinerario iniziale, ma ,come ripeto più volte, il bello di pianificare minuziosamente il percorso è che sicuramente vi ritaglierete tempo extra per delle improvvisate. Aalborg è una città modernissima, la quarta per dimensione della Danimarca, piena di negozi all'ultima moda; tuttavia consiglio visitare la parte vichinga che ancora resiste al suo interno! A questo punto, avrete visitato una grossissima parte di Jutland settentrionale e potete tornare verso la cittadina di Skagen, raggiungibile circa 80 minuti, per godervi il tramonto. La città di Skagen si affaccia interamente ad est, ma ad ovest c'è un piccolissimo villaggio di pescatori ormai acquisito, che appunto viene chiamato la "vecchia Skagen" e dove si trova la "piazza del tramonto"; Decine di persone, ma anche centinaia nella stagione migliore, si ritrovano a brindare fino a che il sole non scompare per poi salutarlo con un applauso! Per cui andate lì muniti di un'ottima birra e unitevi alla popolazione locale per questo caratteristico rito di saluto al sole! Dopo un'ottima cena a base di pesce (vi ricordo di guardare sempre l'itinerario culinario), vi siete meritati un bel riposo; anche perchè la mattina dopo sarà dedicata solamente al tragitto di 3 ore e 30 per tornare in aeroporto. Arrivederci Jutlan, sei stato una bellissima sorpresa!
Perdersi nella natura incontaminata tra sabbia, scogliere e piccoli villaggi di pescatori