Ho approfittato del mio compleanno, che cade il 23 Aprile, per fare il ponte del 25 nella capitale francese; sfruttando anche un'amica che vive lì per vivere questa esperienza da vero bohémien 😅 Parigi è una città che si visita benissimo in 2/3 giorni e, anche se i suoi monumenti e musei sono bellissimi, il modo migliore per godersela pienamente è viverla come un "autoctono"; passeggiando per le colorate vie del quartiere di Montmartre, rilassandosi nei giardini della torre Eiffel o del Louvre, facendo un pic-nic sulle spalliere della Senna.
Quando il vostro volo arriva nel tardo pomeriggio (le 17 nel mio caso), vi viene da pensare che sia un giorno buttato; ma, in questi casi, i tour della città sui mezzi possono aiutare tantissimo! Le crociere sulla Senna a Parigi hanno quasi tutte la partenza sotto la torre e, considerando che il mio ostello si trovava a meno di 20 minuti a piedi, ho organizzato la giornata in modo da effettuare subito il check-in, sistemare il mio letto e avviarmi con calma al punto di imbarco. Ho prenotato con anticipo QUESTO TOUR su GetYourGuide; con una cifra di circa 16 euro avrete compresa anche una deliziosa crépes da ritirare alla giostra accanto la torre, prima o dopo la crociera di 1 ora. Il tour passa da tutti i siti turistici più famosi della città, fino a girare intorno alla Ile Saint-Louis (dove risiede la Cattedrale di Notre Dame) e tornare al punto di partenza. Una breve parentesi sulla Cattedrale: riaprirà nel 2024 per le Olimpiadi e, nel periodo della mia visita, la facciata era completamente ristrutturata ma tutto il resto ancora no; passarle "sotto" con il battello e vedere, di fatto, uno scheletro, è stato un colpo al cuore. Terminato il giro sarà l'ora di cena (se lo farete al tramonto) e un'idea carina potrebbe essere rimanere nella zona della torre, dove c'è un perenne street-food con annesse bancarelle di artigianato; potrete cosi godervi la serata senza stancarvi ulteriormente, prima di tornare nella vostra struttura alberghiera.
Il tour in battello al tramonto come modo migliore per calarsi subito
nella mentalità bohémien.
Come in tutti questi tipi di viaggio, il secondo giorno è solitamente quello in cui c'è da fare la levataccia e scarpinare. La scelta di prendere un ostello non lontano dal centro, mi ha consentito di pianificare un itinerario a piedi che toccasse la maggior parte dei siti turistici...una bella camminata culturale, distribuita in soli 10km di percorso! Il tour inizia dal grande palazzo Éphémère, che in quei giorni ospitava anche il salone internazionale del libro, per concludersi al teatro dell'Opera, purtroppo coperto in quel periodo perchè in fase di ristrutturazione in vista delle Olimpiadi (come moltissimi altri monumenti). Dal grande palzzo, si attraversano i curatissimi giardini di Campo di Marte, della Torre Eiffel (con tappa fotografica al monumento ovviamente) e del Trocadéro; fino ad arrivare alla scenografica piazza, appunto, del Trocadéro. Dalla piazza si ha un belvedere sui giardini e sulla torre Eiffel; da qui si capisce bene come Parigi sia una metropoli a tutti gli effetti. Quando vi sentite soddisfatti di assaggio parigino, dovete solo imboccare il XVI arrondissement che, in un percorso di circa 2km, vi condurrà sotto l'Arco di Trionfo. Per apprezzare bene questo monumento, dovete percorrere tutti i Campi Elisi e, di tanto in tanto, attraversare la strada per posizionarvi al centro delle strisce pedonali ed ammirarlo da varie distanze. Gli Champs-Élysées sono una delle strade più affascinanti della capitale e sono pieni di mega store di brand di fama mondiale. Vi consiglio di fare una tappa alle Galeries Lafayette, un grande magazzino multipiano dove potete trovare abbigliamento, prodotti per la cura del corpo e oggettistica della casa; ma dove da padrona la fanno le terrazze sulla cima del palazzo e la vista della galleria dall'ultimo piano....si può dire che queste Gallerie sono una Rinascente che ci ha creduto di più! 😅
Una volta che avrete girovagato per tutti i Campi Elisi (lunghi circa 3.5km), arriverete in Piazza de la Concorde; il primo ingresso verso il museo del Louvre. Anche i monumenti di questa piazza, purtroppo, erano tutti coperti per il restyling pre Olimpiadi; ma le attrazioni principali di questa zona, come in molte altre di Parigi, sono i fioritissimi giardini. La piazza e il museo sono collegati dei fantastici giardini delle Tuileries e del Carosello: fiori, fontane, laghetti e la presenza di sedie a sdraio, vi faranno venir voglia di stendervi qualche minuto e rilassarvi. Se avete rispettato l'itinerario, sarà l'ora di pranzo e potete decidere di cercare un ristorante o prendere qualcosa da asporto da gustare nei giardini (ovviamente ho optato per questa opzione). A questo punto, siete pronti per visitare il primo museo della vacanza: il Louvre. Vi conviene comprare in anticipo il biglietto QUI, così da entrare ad un orario stabilito e fare meno fila. Ovviamente è impossibile visitare il Louvre in un giorno, tanto meno in mezzo pomeriggio, quindi vi conviene avere le idee chiare in anticipo su cosa vi interessa di più. Uscirete dalla visita nel tardo pomeriggio e vi potete avviare nella zona dei Teatri, tantissimi a Parigi, raggiungengo subito il meraviglioso (e il più famoso) Teatro dell'Opera. Meraviglioso visto nelle foto, perchè anche questo sito era tutto tappato per la ristrutturazione in vista delle Olimpiadi. Il mio consiglio è comunque quello di trovare uno spettacolo che vi aggrada e passare la serata a teatro; nel mio caso ho assistito al musical del Re Leone al Teatro Mogador! Il mio cartone Disney preferito...come auto regalo di compleanno 😁 Purtroppo anche a Parigi i locali chiudono relativamente presto, per cui dopo lo spettacolo sono tornato nel mio ostello per un meritato riposo.
Chi guarda nelle profondità di Parigi ha le vertigini. Niente di più fantastico, niente di più tragico, niente di più superbo. (Victor Hugo)
La mattina del terzo giorno, mi ero organizzato per andare a rendere omaggio agli Ebrei francesi vittime del nazismo; il Memoriale della Shoah, il Memoriale dei Martiri della Deportazione, il Muro dei Giusti e il Muro dei Nomi, si trovano nelle due isole naturali della Senna. 75568 persone (leggetelo ad alta voce questo numero) sono state deportate dalla Francia e tutti i loro nomi sono ricordati nel muro citato. 75568. Per arrivare a questi memoriali, dovrete prendere la metro che vi fermerà davanti la Cattedrale di Notre Dame; potete approfittarne per informarvi sull'evoluzione dei lavori e sulle tecniche che stanno usando per ristrutturarla, visto che le coperture laterali sono "addobbate" con le didascalie che spiegano in ordine cronologico gli eventi dall'incendio del 2019. Se ci andrete quando la Cattedrale sarà di nuovo aperta al pubblico, ovviamente approfittatene. Passeggiate sulle isole della Senna e apprezzate l'eleganza della zona, poi potete dirigervi verso il Quartiere Latino per un breve giro; questo quartiere è molto vivace, infatti è zona universitaria, e potete inserirlo prima o dopo la visita dei memoriali. Senza rendervene conto, sarà quasi l'ora di pranzo e potete prendere un mezzo per avviarvi alla tappa pomeridiana; il quartiere più bello del mondo, meglio conosciuto come Montmartre! Perdetevi nel quartiere con tutta la calma nel mondo, anche perchè sarà sicuramente molto affollato e ci vorrà un po' per visitarlo bene; non perdetevi la piazza dedicata alla cantante Dalida, oltre alla sacra Basilica ovviamente. Consiglio di lascaire questa per ultima, dato che è il punto più alto e così potrete scendere dolcemente e raggiungere il secondo museo: ho scelto il Centro Pompidou puramente per una questione logistica, ma niente vi vieta di riprendere la metro e scegliere il Museo d'Orsay. Basta solo acquistare il biglietto online con il giusto anticipo. Usciti dal museo, nel mio caso, era il momento di avviarsi verso l'aeroporto; ho scelto di prendere una camera in un hotel vicino Orly, in modo da riposare qualche ora e non stare ad oziare nel terminal. Salutiamo la capitale francese, consapevoli che è sempre un "usato sicuro" quando si vuole fare una vacanza completa in 2/3 giorni.
La Parigi che ha sofferto
la Parigi che ha saputo rialzarsi
la Parigi che non dimentica.